Stolen ADS: La truffa finanziaria dei banner con le facce dei VIP

Stolen ADS: La truffa finanziaria dei banner con le facce dei VIP

Una delle ultime truffe online? Le Stolen ADS, banner con i volti delle celebrità.


Ti è mai capitato di navigare su Facebook o su altri siti web e visualizzare un banner pubblicitario con il volto di una celebrità? “L’ha fatto anche lui, fidati!” è la frase utilizzata per convincerti a cliccare sull’annuncio, il quale si rivela però far parte della categoria degli Stolen ADS, ovvero annunci truffa.

Ma cosa sono questi annunci con il volto dei VIP e in che modo puoi difenderti?

Leggi anche il nostro articolo correlato: “7 schemi truffa che devi conoscere per tutelare i tuoi acquisti online“!

Stolen ADS con volti dei VIP: cosa sono?

Tantissime celebrità, tra cui Diletta Leotta, Vasco Rossi, Jovanotti e tanti altri ancora, sono divenuti testimonial (involontari) di Bitcoin su falsi annunci sul web creati ad hoc per attirare povere vittime.

stolen ads truffe online come difendersi

Di sicuro Bitcoin non c’entra con questi falsi annunci. Anzi, la fama della criptovaluta è sicuramente stata danneggiata da queste finte ADS, come la reputazione dei VIP il cui volto è stato illecitamente utilizzato per realizzare le immagini pubblicitarie.

Dietro queste Stolen ADS vi sono sicuramente degli abili black hacker capaci di creare annunci online collegati a pagine truffa.

Tantissime persone hanno visto questi annunci che elogiavano e spingevano all’investimento nei bitcoin (ma anche all’acquisto creme dimagranti e vari prodotti “miracolosi) e vi hanno cliccato. Tali annunci mostravano infatti le facce sorridenti di varie celebrità che assicuravano estrema sicurezza.

In alcuni casi il risultato è stata la possibilità di acquistare e ricevere realmente bitcoin o vari articoli, ma a un prezzo nettamente superiore a quello reale.

In altre situazione i poveri malcapitati hanno subito furti di denaro e di dati sensibili, e qui la faccenda si è fatta decisamente spiacevole.

Non solo le persone comuni che navigano sul web, ma anche le celebrità sono stufe di vedere la loro faccia su annunci truffaldini.

Ecco ad esempio cos’ha dichiarato Jovanotti di recente:

“La rete è il far west e come nei film western bisogna vigilare da soli, perché non c’è legge e quando c’è è troppo più lenta dei banditi”.

Effettivamente la legge interviene per combattere le truffe online ma, come per quelle fisiche, anche per le indagini online è necessario diverso tempo affinché i truffatori vengano individuati e puniti. E il clickbaiting sta davvero dilagando.

Non si tratta però dell’unico metodo utilizzato per truffare online. Anche il Buy and Share va sempre più di moda, tanto che numerosi siti vengono chiusi e/o multati dall’AGCOM, come avvenuto di recente con Shoppati.it.

Cos’è il clickbaiting e come viene utilizzato dai truffatori del web

cklickbaiting e stolen ads cosa sono

Il clickbait è un contenuto online che mira ad attirare il maggior numero di utenti con delle frasi strumentalizzate e, ovviamente, false. E il clickbaiting è la pratica del creare e diffondere questi contenuti.

Ad esempio fanno parte di questa categoria i titoli di pagine che gonfiano le notizie affinché le persone clicchino sopra per leggerle per intero, ma anche gli annunci pubblicitari potenzialmente fraudolenti.

Il fenomeno degli Stolen ADS è uno di questi. Attira infatti i click delle persone con dei banner pubblicitari che promettono guadagni o acquisti vantaggiosi mostrando il volto dei VIP. Oltretutto le celebrità sono completamente inconsapevoli, nonostante vengano loro attribuite frasi come “Fidati, l’ho provato anch’io!” e simili.

Sebbene il clickbaiting sia talvolta completamente innocuo e miri soltanto all’aumento del traffico su un sito, spesso viene utilizzato per truffare chi approda sulla pagina web dopo aver fatto il rischioso click.

Quando viene utilizzato come truffa online, il clickbaiting prevede di solito il furto di credenziali, dati sensibili e/o denaro alle persone che hanno cliccato sull’annuncio.

Dove si trovano questi annunci online?

Devi sapere che la pubblicità online è spesso automatizzata (Programmatic Advertising). Sfrutta i cookies e i pixels – dei codici che vengono salvati sul browser durante la navigazione di un utente – per mostrare alle persone degli annunci pubblicitari pertinenti alle precedenti ricerche.

Quante volte ti sarà capitato di cercare un paio di scarpe su un e-commerce e poi di vedere, sui siti web in cui hai navigato successivamente, una pubblicità delle stesse scarpe?

Ti sarai probabilmente sentito spiato o spiata, ma la realtà è che hai acconsentito all’utilizzo dei cookies a fini di marketing e che gli annunci che vedi sono pertinenti a ciò che hai visualizzato di recente su Internet. Lo scopo è quello di mostrare agli utenti del web un maggior numero di annunci pubblicitari interessanti, in modo che ci siano più possibilità di guadagno per i negozi online (e di soddisfazione per gli acquirenti).

Si tratta di un sistema completamente legale, che personalizza la pubblicità per ogni singolo utente. Se tu e il tuo amico Mario entrate sullo stesso sito, difficilmente vedrete lo stesso banner pubblicitario.

Ma purtroppo anche i siti truffaldini possono pubblicare degli annunci (i quali, oltretutto, devono essere davvero ben fatti e soprattutto ben pagati per essere mostrati prima di altri su Google).

I banner possono comparire su qualsiasi sito e social network; compaiono perfino sugli e-commerce e i quotidiani online, ma non vederli come dei responsabili.

La possibilità di pubblicare una pubblicità viene data dalla vincita di vere e proprie aste online oppure dal pagamento di tariffe fisse. Non c’è (di solito) un rapporto diretto tra i truffatori e le piattaforme su cui compaiono gli Stolen ADS: chi mette a punto le frodi online raramente è in combutta con il proprietario di un sito.

Come riconoscere gli Stolen ADS

Annunci che giocano sui tuoi sentimenti e sulle tue emozioni, frasi come “Fidati di noi” o simili, che dovrebbero essere rassicuranti, spesso nascondono invece degli annunci truffaldini.

Ecco ad esempio i messaggi più comuni che puoi trovare in una finta pubblicità online:

  • Un annuncio che mostra il volto di una celebrità che ti chiede denaro per una donazione di beneficenza o per un altro scopo.
  • Una pubblicità che, mostrando la faccia di un VIP, scrive (come se fosse lui a parlare) frasi come “Fidati/ Acquista subito / Investi sui bitcoin, l’ho fatto anch’io!”.
  • L’annuncio a nome di una celebrità o di un ricco dirigente aziendale che dice che hai vinto un grande premio in denaro, ma che devi pagare una tassa di iscrizione o di elaborazione per ottenerlo.

E se sei già stato truffato?

Prima di tutto non cancellare la cronologia del tuo browser ed eventuali mail, poi contatta subito il tuo istituto bancario per sapere come dovresti muoverti e se puoi ottenere un rimborso o bloccare il pagamento.

Successivamente segnala l’episodio alla Polizia Postale e sporgi denuncia ai Carabinieri.

Vedrai che si risolverà tutto: il web è sempre più sicuro, ma purtroppo i ladri spuntano da ogni dove. È quindi importante saper riconoscere i segni distintivi di una truffa online e non cascarci.

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